Alberto | Fiberglass Maestro

Alberto | Fiberglass Maestro

Qual è il tuo ruolo e da quanto tempo collabori con Arketipo?
Sei anni. Ho a che fare con tutto ciò che si realizza in fibra di vetro, dai camper alle poltrone.

Che cos’è secondo te Arketipo?
Una famiglia. Conosco Lorenzo da quando avevo cinque anni, ma solo di recente ho iniziato a collaborare con lui e con il team di Arketipo. Il mio lavoro simboleggia Arketipo, cioè una nuova forma mentis. Sono stato contattato per fare qualcosa che nessun altro era in grado di fare, e dopo sei anni sono ancora qui.

Qual è l’ossessione che ispira il tuo lavoro?
Il tempo e il clima. Siamo nemici-amici. La fibra di vetro è un materiale altamente sensibile, che non si usa molto spesso nel settore dell’arredamento (per non dire mai!), e ci sarà un motivo. Gli agenti atmosferici hanno un ruolo fondamentale e sono ossessionato soprattutto dall’umidità, perché può produrre più di un’alterazione sul prodotto finale.

«Quando il prodotto è pronto, ne senti l’odore»

Da che cosa si riconosce un prodotto eccellente?
Dipende da cosa si cerca. Il prodotto a cui accennavo prima, quello che nessuno era in grado di fare, doveva avere una finitura superficiale che per un tecnico della fibra di vetro è “un errore”. Invece, agli occhi di Lorenzo, è una soluzione estetica sofisticata.

Come si raggiunge la perfezione?
Con la pratica. E a volte anche guardando le cose da un altro punto di vista, come nell’esempio precedente. Avere il coraggio e la spregiudicatezza di cambiare prospettiva è un dono, che spesso porta a compiere errori, ma se ci si indovina… è quanto di più vicino alla perfezione si possa immaginare.

«Il tempo e il clima. I miei amici e nemici»