Adriano Piazzesi
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I progetti grandiosi
possono essere semplici.
Designer, pittore e scultore, Adriano Piazzesi (1923 – 2009) approccia il progetto alla luce del rapporto tra l’oggetto e chi lo utilizza; per lui il design non è un accessorio, ma una parte integrante del marketing e della produzione, nel quale riversare la sensibilità artistica e l’attitudine progettuale. La sua attività ha inizio negli anni sessanta: si è formato nello studio dell’architettura, che gli ha dato il gusto di progettare la struttura sottesa alle superfici, ma tale rigore progettuale non ha limitato i suoi interessi al solo aspetto professionale del lavoro di designer.
Adriano Piazzesi
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I progetti grandiosi
possono essere semplici.
Designer, pittore e scultore, Adriano Piazzesi (1923 – 2009) approccia il progetto alla luce del rapporto tra l’oggetto e chi lo utilizza; per lui il design non è un accessorio, ma una parte integrante del marketing e della produzione, nel quale riversare la sensibilità artistica e l’attitudine progettuale. La sua attività ha inizio negli anni sessanta: si è formato nello studio dell’architettura, che gli ha dato il gusto di progettare la struttura sottesa alle superfici, ma tale rigore progettuale non ha limitato i suoi interessi al solo aspetto professionale del lavoro di designer.
Adriano Piazzesi avrebbe potuto intraprendere qualsiasi altra strada: scrittore, poeta, pittore, performer addirittura. E avrebbe comunque avuto una carriera brillante ed eccezionale. Perché Adriano non è un uomo comune. Come Arketipo, ha scoperto che la sua arte può risuonare all’unisono con l’etica di Arketipo.
“Ci sono due grandi modelli o tipi psicologici che potremmo definire rispettivamente ‘designer assoluti’ e ‘designer relativi’, essi instaurano relazioni intrinsecamente diverse con i loro partner, caricandole di aspettative altrettanto diverse. Gli assoluti spesso sono talmente innamorati del proprio talento che preferiscono realizzarsi i prodotti da soli, mentre i relativi tendono ad assecondare l’azienda per cui lavorano, piegando i propri gusti a una narrativa più ampia.”
“Con Arketipo non funziona così. Arketipo ci lascia liberi di lavorare, sviluppare, porre domande. È così che abbiamo trovato il coraggio di imbarcarci insieme in un’impresa come Loft.”
«Una forma puramente geometrica, articolata attraverso un movimento semplice.»
Loft è un’idea rivoluzionaria di movimento e relax che si adatta agli ambienti di vita moderni, un design iconico figlio della genialità di Adriano Piazzesi.
“Ho sempre ritenuto che anche una poesia scritta con un vocabolario limitato possa diventare una grande opera. La semplicità non deve ostacolare, ma elevare.”
Flexa è una chaise-longue che affascina e intriga attraverso la persistenza di rare memorie e astrolabi galileiani, filtrati forse più da reminiscenze di matrice kandinskiana che non dalle futuristiche strutture high-tech di quel periodo.
Piazzesi ha portato il design a un nuovo livello collegando mondi, epoche e influenze di qualsiasi natura. Sì, avrebbe potuto essere uno scrittore, un poeta o un performer, ma la sua vocazione era il design. È stato un privilegio per noi aver creato insieme a lui.
«La semplicità non deve ostacolare, ma elevare.»